La Cassazione conferma la netta separazione tra attività libere e riservate

Questa pronuncia della Cassazione non è solo una vittoria per la difesa, ma un fondamentale atto di bilanciamento del diritto penale. I giudici hanno evitato di trasformare ogni condotta di 'millantato credito' in un reato, preservando la distinzione tra l'illecito civile e il reato di truffa, che richiede l'elemento del dolo e la lesione di un bene giuridico specifico attraverso l'inganno. La giurisprudenza ha così messo al riparo i confini del diritto penale, ribadendo un principio essenziale: la truffa scatta non per il titolo che si dichiara, ma per l'atto di esclusiva competenza che si promette e si tradisce. Pertanto, l'onestà e la trasparenza restano l'unica vera tutela legale per il professionista e l'unica vera garanzia per il cliente che può realizzarsi semplicemente con la redazione e sottoscrizione del mandato professionale

 

 

 

 

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